Quando si parla di Riflesso in fisiologia ci si riferisce ad una risposta motoria o secretoria automatica che non dipende dalla volontà dell’individuo.
In Riflessologia la risposta è appunto indotta dalla trasmissione di uno stimolo che parte da un recettore nervoso periferico, dislocato ad esempio sul piede o sulla mano. Questo stimolo giunge dalle estremità ad un “luogo” centrale dell’organismo, cervello e midollo spinale, e da questi si propaga ad un organo, a un muscolo, ad un viscere o a una ghiandola bersaglio sfruttando la stessa rete nervosa. È quindi attraverso la stimolazione e la manipolazione di certi punti specifici, dislocate nelle periferie del corpo, le “zone riflesse” appunto, che la Riflessologia agisce sulle funzioni dell’organismo nel suo insieme, supportandone il naturale riequilibrio.
Le Riflessologie sono più di una. La più nota e praticata è senz’altro la Riflessologia del piede, nota come Riflessologia Plantare. Sul piede sono presenti migliaia di terminazioni nervose e inoltre si presta molto bene ad essere massaggiato. Ma esiste anche la Riflessologia della mano, quella facciale, quella dell’orecchio e altre ancora un po’ meno note. In tutti questi casi il presupposto è che ogni parte del corpo, oltre ad avere una propria specificità, riflette in sé l’intero organismo e che tutto è in qualche modo collegato a tutto.
Piedi, mani, viso e orecchie, soprattutto perché costellati da una gran quantità di terminazioni nervose, sarebbero pertanto le parti più idonee a riflettere tutti gli altri organi del corpo come ad esempio cuore, polmoni, ossa, muscoli ecc. che sono stati infatti “mappati” con cura già millenni or sono.
Recentemente la spiegazione scientifica a questo fenomeno è stata fornita dall’attenta osservazione di come, a livello embrionale, nella meravigliosa effervescente proliferazione di cellule e tessuti delle prime settimane di vita, si stabilisca un’interconnessione profonda fra centro e periferia del corpo, una rete efficiente che resta attiva per tutta la vita del futuro individuo. Ed è proprio lungo le maglie di questa invisibile rete che la Riflessologia agisce.
Il nostro corpo funziona veramente come una rete entro cui si muovono continuamente a livello bio-chimico sostanze informazionali legate al nostro sentire emotivo. Recentemente a questa rete è stato dato un nome: Rete Psico-Neuro-Endocrino-Immunologica (PNEI) riconoscendo che i nostri sistemi sono correlati, interdipendenti e in continua comunicazione fra loro. È stato inoltre compreso che la nostra salute dipende in modo considerevole dal nostro mondo interiore. Come avevano compreso gli Antichi, noi siamo fatti di Corpo, Mente e Spirito e la salute, inclusa la straordinaria capacità di autoguarigione di cui tutti noi disponiamo, è il risultato dell’equilibrio fra queste parti.